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CROWDINVESTING, CALO CONGIUNTURALE MA MERCATO MATURO E SETTORI IN CRESCITA: DA ENER2CROWD UNA NUOVA LETTURA DEL RAPPORTO DEL POLIMI 2024-2025

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07/08/2025

ATTUALITÀ

di Redazione

 

Ener2Crowd: dietro la contrazione certificata dal Politecnico di Milano si nasconde un mercato più maturo con un boom di piattaforme autorizzate (+27%), oltre 1,57 miliardi raccolti in 10 anni e un nuovo slancio trainato da innovazioni, regolamentazione europea e specializzazione settoriale, dove si ripuliscono le inefficienze e si rafforzano le realtà più competitive.

 

Ener2Crowd, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti ESG, conferma laccuratezza delle rilevazioni del Politecnico di Milano (Polimi), ma offre una chiave di lettura differente, che evidenzia come dietro questo dato complessivo si nascondano segnali concreti di resilienza e di crescita.

Il 10° Rapporto dellOsservatorio del Politecnico di Milano certifica una contrazione del 14% del mercato tra luglio 2024 e giugno 2025, per un totale di 260,65 milioni di euro raccolti. Ener2Crowd, invece, vede nei dati segnali concreti di forza: equity immobiliare a +32%, boom di piattaforme autorizzate (+27%) e un totale storico di 1,57 miliardi di euro raccolti in 10 anni.

«Insomma il crowdinvesting italiano stringe i denti e punta alla ripartenza: il mercato sta selezionando i player solidi e premiando i progetti con asset reali e ritorni certi. È il preludio di un nuovo ciclo di crescita, non linizio di un declino» commentano gli analisti di Ener2Crowd.

Il calo, poi, secondo l’analisi di Ener2Crowd non è fisiologico ma determinato in particolar modo da fattori esogeni: leccessiva regolamentazione e un trattamento fiscale disallineato rispetto ad altri strumenti dinvestimento e rispetto ad altri Paesi. Fattori che rendono a volte difficoltoso approcciarsi a questi strumenti, oltre a creare significative complessità gestionali per gli operatori.

«I redditi da crowdlending dovrebbero essere tassati nel quadro della normativa sui redditi da capitale con possibilità di compensazione con le minusvalenze e questi strumenti andrebbero inseriti nei regimi agevolati (PIR, polizze e via dicendo)» enfatizza Niccolò Sovico, CEO e co-fondatore di Ener2Crowd.

I segnali che fanno ben sperare nell’analisi di Ener2Crowd:

1) Storico ormai consolidato. Il mercato italiano ha superato, in totale storico, 1,57miliardi di euro raccolti in crowdinvesting. Questo traguardo dimostra la solidità del percorso fin qui compiuto: un settore maturo, con basi stabili e investitori fidelizzati, testimoniando lesistenza di un capitale permanente già allocato nel settore.

2) Lending ancora protagonista. Il lending diretto alle imprese ha totalizzato 142,05 milioni di euro, con tutte le campagne chiuse con successo e rendimenti medi lordi annui superiori al 10%. In questo specifico segmento Ener2Crowd, con 16,62 milioni raccolti nellultimo anno, consolida la sua posizione tra i top player del settore, confermandosi quale seconda piattaforma nel settore lending per volumi di raccolta.

3) Equity immobiliare anch’esso in accelerazione. Con 63,77 milioni di euro raccolti, lequity crowdfunding immobiliare cresce del 32% anno su anno, dimostrando che gli investitori restano attratti da progetti tangibili e a basso rischio percepito.

4) Più piattaforme, più competizione. Le piattaforme italiane autorizzate ai sensi del regolamento ECSP (European Crowdfunding Service Providers Regulation) sono passate da 33 a 42 (+27%), portando lItalia al secondo posto in Europa dietro la Francia. Un segnale di maturità e professionalizzazione dellofferta.

5) Fase del ciclo, non inversione di tendenza. Il calo del 14% rilevato dal Polimi viene interpretato da Ener2Crowd non come un segnale di declino strutturale, ma come la fase B” di unonda Kondratieff, dove si ripuliscono le inefficienze e si rafforzano gli attori solidi, preludio a una nuova fase di crescita.

6) Fattori congiunturali. Secondo la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti ESG, la flessione evidenziata dal Polimi è un fenomeno legato anche a fattori macroeconomici e normativi (rialzo dei tassi, adeguamenti regolamentari) che non minano le fondamenta del settore. Al contrario, il mercato sta entrando in una fase di selezione naturale che sta premiando i progetti a più alto valore aggiunto.

«In definitiva, i numeri del Polimi vanno letti in prospettiva. Il calo aggregato non racconta che i segmenti di qualità stanno già crescendo e che gli investitori stanno affinando le loro scelte. Questo è il terreno ideale per costruire il prossimo ciclo espansivo del crowdinvesting in Italia» sottolinea Niccolò Sovico, CEO e co-fondatore di Ener2Crowd.

«Un ciclo che potrà “reinventarsi” su basi più moderne e solide, grazie a una combinazione di regole più chiare, maggiore trasparenza e unattenzione crescente alla sostenibilità e alla misurazione dellimpatto» aggiunge Sergio Pedolazzi, co-fondatore e COO & CCO della società.

Secondo la piattaforma, la ripartenza passerà da 4 direttrici strategiche: rafforzare la fiducia degli investitori con progetti ESG certificati e ad alto impatto; spingere sul real estate sostenibile e su iniziative energetiche replicabili; ampliare e valorizzare il lending diretto nei segmenti che generano il massimo valore aggiunto; promuovere strumenti secondari per fluidificare la liquidità nei portafogli crowd.

«La prossima fase di crescita del crowdinvesting italiano passerà dalla qualità e dalla specializzazione, andando a premiare chi saprà offrire progetti ad alto impatto, capaci di attrarre capitali sia retail sia istituzionali» conclude Paolo Baldinelli, Executive Chairman e co-fondatore di Ener2Crowd.

 

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